L’esclusione
Quando un bambino viene escluso da un compagno, accogliamo il suo dispiacere o la sua rabbia, dicendogli che capiamo come si sente.
L’esclusione è un sentimento doloroso che mette a disagio grandi e bambini. Tuttavia è un’esperienza che ci capita di vivere fin da molto piccoli: è bene essere pronti ad affrontarla e a superarla in autonomia.
Sappiamo bene che è impossibile piacere a tutti, ma lo sappiamo adesso che siamo adulti; non ci ricordiamo più che abbiamo dovuto impararlo anche noi, come devono impararlo i bambini. E’ un processo lungo, che ha bisogno di prove da superare per poter essere elaborato con successo.
Ecco perché è importante far sentire i bambini SUPPORTATI, ma non sostituiti.
Intervenire continuamente, magari trovando espedienti creativi per consentire a tutti di partecipare a un gioco ha un effetto IMMEDIATO senz’altro positivo. Ma gli strumenti che forniamo ai figli dovrebbero essere anche bagaglio per il futuro e non solo mezzi per gestire una contingenza. Perciò l’intervento dell’adulto per quanto innocuo, fantasioso e conciliante rimane un intervento esterno, che dà la sensazione al piccolo di ricevere la soluzione dall’alto. Perché da lì arriva: da una persona più grande che risolve, appiana e ricompone una scena fastidiosa o intollerabile soprattutto per l’adulto.
Se riusciamo a dominare il nostro innato e giusto istinto di protezione, in questo caso, facciamo la cosa corretta. Certo dobbiamo essere pronti ad accogliere il dispiacere, il disappunto o la rabbia che nostro figlio prova in quel momento.
Ricapitolando:
- Rimanere in disparte consente ai bambini di regolarsi tra loro. Anche il conflitto o la sconfitta permettono al bambino di conoscersi un po’ di più, di sperimentare cosa succede quando si sta male e cosa fare per stare meglio.
- Essere presenti per condividere e sostenere i sentimenti dei figli è importante, perché li fa sentire compresi, accompagnati e sicuri. Sentono che possono fare da soli, ma che NON sono soli, perché mamma e papà sono lì per accogliere loro e i sentimenti.
Questa è una di quelle occasioni in cui è opportuno essere un sostegno a cui i bambini si possono appoggiare finché ne hanno bisogno, ma che li lascia liberi di allontanarsi per fare esperienze in autonomia e di autonomia.
Dott.ssa Elisabetta Rossini
Dott.ssa Elena Urso