La fantasia dei bambini stupisce spesso noi adulti. Osservarli mentre giocano e si avventurano in mondi immaginati e meravigliosi è un’esperienza fantastica. A volte, però, ci sembra che la fantasia si sostituisca alla realtà e iniziamo a preoccuparci: è il caso dell’amico immaginario.

L’invenzione di un amico è un fenomeno molto diffuso e sono tanti i bambini che stringono un’amicizia con un un compagno di giochi che vive solo nella loro mente.

L’amico immaginario non è la manifestazione di un disagio, il sintomo di un problema o l’espressione di una difficoltà di socializzazione. È una creazione positiva dell’immaginazione dei bambini.

Ma a cosa serve e come dobbiamo comportarci noi adulti quando si manifesta il nuovo amico invisibile ai nostri occhi?

  • Questo compagno di giochi, che può essere un bambino o un animale, compare solitamente tra i 2 e i 7 anni e svanisce nel nulla da solo. Il nostro compito è di prendere sul serio il nuovo arrivato: accettiamolo con serenità, evitiamo di convincere il piccolo che il suo amico NON esiste e soprattutto non prendiamolo in giro. Ricordiamoci sempre che per i bambini il gioco è una questione molto seria!
  • Comportiamoci come se fosse reale: ci potrà capitare di dover presentare il nuovo componente della famiglia alle persone che incontriamo. Facciamolo con naturalezza! E se cena con noi, stiamo al gioco e stringiamoci un po’! Teniamo presente che, se è giusto prenderlo sul serio, è altrettanto corretto non enfatizzarlo: lasciamo che sia il bambino a parlarcene e a coinvolgerlo nelle attività quotidiane. È una creazione della sua fantasia e dobbiamo stare attenti a non invadere questo spazio.
  • È il compagno di giochi ideale: è rassicurante per un bambino avere un amico che fa tutto quello che gli si dice, che porta conforto nel momento del bisogno e a cui si può raccontare tutto. Inoltre l’amico immaginario permette al bambino di trasferire su qualcun altro le emozioni, le paure e le preoccupazioni ordinarie, rendendole così accettabili: se è il nostro amico ad avere paura dei mostri, sarà lui a combatterli e a sconfiggerli per noi!
    L’amico immaginario è un confidente fidatissimo, è il coraggio per affrontare le paure, è la rabbia per quello che non va, è una lacrima per un momento triste, è una risata per una cosa buffa.
  • E’ una risorsa interiore che aiuta a superare la solitudine: i bambini hanno bisogno di tempo per sentire che sono nei pensieri di mamma e papà anche quando sono lontani da loro. E un amico immaginario li aiuta anche a non sentirsi soli in questi momenti. Aiutiamo i piccoli in questo percorso: diciamo loro che ci sono mancati, accogliamo il naturale bisogno di contatto fisico quando ci rivedono dopo una giornata di lavoro, ma prepariamoci ad accogliere anche la loro rabbia in questi momenti senza farli sentire in colpa!
  • Favorisce la conoscenza di sé e la socializzazione: creare un amico, attribuirgli un certo carattere e farlo vivere con noi, anche se solo nella fantasia, implica un notevole sforzo di immaginazione. Il bambino, attraverso la sua invenzione, sta conoscendo se stesso e arricchendo la propria vita. E ciò lo aiuterà a conoscere e a capire meglio gli altri e a imparare a relazionarsi con loro.

Non allarmiamoci, quindi, se un amico immaginario affianca le giornate dei nostri figli, ma accogliamo la sua discreta presenza senza essere invadenti!

Dott.ssa Elisabetta Rossini
Dott.ssa Elena Urso