I due anni sono stati definiti terribili non a caso! Sono il momento dei no, delle opposizioni forti, dei capricci che sembrano inconsolabili. Tutto questo è un processo impegnativo, ma NECESSARIO alla crescita.

Vediamo come affrontarli:

  • Aiutiamo i bambini a imparare. Evitiamo di considerare allora gli atteggiamenti oppositivi di un bimbo come una sfida. Consideriamoli UN TENTATIVO, inizialmente confuso, di comprendere come funziona il mondo attorno a loro. Vista la difficoltà di quello che stanno facendo, è giusto che ci chiedano di essere sufficientemente forti per raccoglierli nelle cadute e sopportarli negli immancabili sbalzi d’umore.
  • Limitiamo i NO. È vero, non è possibile e non è giusto far fare a un bambino tutto ciò che vuole. È altrettanto vero, però, che dirgli sempre NO equivale a dirgli: “Io non ti do fiducia”. E questo limita e minaccia lo sviluppo della sua autostima.
  • Offriamo scelte limitate e lasciamo i bambini liberi di decidere. Evitiamo di chiedere a un bambino che cosa vuole, ma offriamogli un paio di alternative. Gli insegneremo a capire che non può avere tutto quello che vuole e, nello stesso tempo, gli comunicheremo che quello che pensa è  importante per noi.
  • Poniamo poche regole molto precise. Queste regole devono essere chiare al bambino – si possono scrivere su un cartellone da appendere in casa e leggere all’occorrenza – e devono essere rispettate sempre, soprattutto durante i capricci.
  • Aiutiamo i bimbi a capire come si sentono. Parliamo tanto, raccontiamo quello che facciamo e rendiamoli partecipi dei nostri sentimenti e delle nostre emozioni. A questa età spesso i NO derivano dalla confusione che i bambini hanno dentro di sé: non sanno comunicare quello che provano e, per questo, si sentono inadeguati. E reagiscono nell’unico modo che conoscono: arrabbiandosi. Proviamo a contenerli facendo capire loro che accettiamo CIO’ CHE PROVANO con un abbraccio e dicendo: “capisco che sei arrabbiato”.
  • Distraiamoli. I piccoli hanno bisogno di molto tempo per ricomporsi dopo un capriccio prolungato, ma se distogliamo la loro attenzione dalla causa del capriccio faciliteremo questo processo – per esempio possiamo provare a intonare la canzoncina preferita.

Quando arrivano i terribili due, ricordiamoci sempre che il nostro compito è di porre limiti per la sicurezza dei nostri piccoli. Il loro è di oltrepassarli per crescere!

Dott.ssa Elisabetta Rossini
Dott.ssa Elena Urso