I No
Intorno ai 24 mesi i bambini vivono una fase di grande cambiamento e anche i piccoli che fino a quel momento hanno dimostrato di avere un carattere dolce e accomodante possono cambiare quasi all’improvviso. Questo passaggio è tanto naturale quanto disorientante per mamma e papà e coincide con con una grande presa di coscienza del bambino: il piccolo scopre di essere una persona separata e indipendente e di avere personalità e volontà proprie.
Il NO è l’unico strumento che un bambino ha a disposizione per ribadire questa scoperta e per trovare la propria personalità. Ecco perché ci sembra che i piccoli dicano no a tutto, anche quando vorrebbero dire sì.
Se teniamo a mente ciò, possiamo disporci diversamente di fronte alle opposizione dei bambini.
Vediamo insieme come:
- Certo non è semplice, ma prima di tutto dobbiamo cercare di non vivere i no come una sfida costante e sfinente nei nostri confronti, ma come un passaggio necessario per la crescita.
- Poniamo pochi no, quelli davvero necessari. Proviamo a pensare che, per la prima volta nella sua vita, un bambino scopre ogni giorno un po’ di più un mondo che non è ancora in grado di comprendere e le occasioni in cui si sente dire no a sua volta si moltiplicano. Se tutto è un divieto, allora nessun divieto avrà senso!
- Poniamo poche regole, ma che siano molto chiare e precise e che devono essere rispettate sempre, anche durante i capricci. La chiarezza dei genitori e sapere cosa si può o non si può fare riduce le occasioni in cui i bambini faranno i capricci.
- Cerchiamo di essere fermi e di mantenere un atteggiamento coerente e lineare: non assecondiamo mai i capricci, né in privato né in pubblico e, se non riusciamo a gestirli, prendiamo il bambino in disparte e lasciamo sfogare il pianto finché non si calma.
- Dimostriamo comprensione e determinazione al contempo: diciamo ai bambini che li capiamo, che capiamo che si sentono arrabbiati-annoiati…, ma che quella determinata cosa non si può comunque fare.
- Assecondiamo la naturale voglia di indipendenza dei bambini, ma offriamo sempre scelte limitate.
Noi abbiamo il dovere di sapere perché i NO detti dai bambini sono necessari; teniamolo sempre a mente per non trasmettere mai ai piccoli l’idea che, se si comportano in un certo modo, sono bambini cattivi.
Dottoressa Elisabetta Rossini
Dottoressa Elena Urso